Indulgenze di San Giuseppe

CULTO PERPETUO DI S. GIUSEPPE - PRATICA DEL CULTO PERPETUO


Chiunque voglia partecipare ai vantaggi di tal Culto Perpetuo approvato da S. S. Pio IX il 20 Gennaio 1859, non ha bisogno di alcuna autorizzazione per fondano, nè di alcuna iscrizione particolare per appartenervi. Basta che 30, o 31 persone del medesimo sentimento si prefiggano di non mancare, nel giorno che ciascuno avrà scelto alle seguenti pratiche, cioè:


1. Accostarsi ai ss. Sacramenti, e non potendo, supplirvi con un atto di contrizione e colla Comunione spirituale. 

2. Assistere con speciale divozione alla santa Messa in memoria della Presentazione di Gesù al tempio. 

3. Fare almeno un quarto d'ora di meditazione sulle di lui tribolazioni. 

4. Tenersi raccolto nello spirito, e passar il giorno in memoria di s. Giuseppe. 

5. Fare qualche atto di mortificazione, o qualche opera cli misericordia o spirituale o corporale. 

6. Recitare 7 Pater, Ave, Gloria in memoria de' suoi Dolori e delle sue Allegrezze. 

7. Chiudere la giornata colla visita al ss. Sacramento, O coll'offerta del cuore a s. Giuseppe. 

Chi consola s. Giuseppe in vita sarà dallo stesso Patriarca soccorso in morte. 

INDULGENZE DEL CULTO PERPETUO.
Pio IX il 20 Gennaio 1856, approvando il Culto Perpetuo lo arricchi delle seguenti indulgenze: 1) indulg. Plen. nel giorno della iscrizione, in quello che si è scelto da santificarsi, e in articulo mortis 2. Indulg. Plen. il 19 Marzo, festa di s. Giuseppe, la III Domenica dopo Pasqua in cui festeggiasi il suo Patrocinio, il 23 Genn. festa del suo Sposalizio, e in tutte le feste di precetto di Maria vergine; 3. Indugenza di 7 anni e 7 quarantene in ogni giorno in cui si adempirà qualche- duna delle cose sopra descritte. 

 

 

 

 

 

INDULGENZE DEL MESE DI MARZO DEDICATO A SAN GIUSEPPE

 

Il Sommo Pontefice Pio IX con Rescritto della Segreteria dei Brevi, il Giugno 1855 concesse a tutti i fedeli che dedicheranno l'intero mese di Marzo in onore del glorioso Patriarca San Giuseppe: 300 giorni d'lndulgenza in ciascun giorno del mese e la Plenaria in un giorno ad arbitrio, in cui veramente pentiti, confessati e comunicati pregheranno secondo la mente di S. Santità. Le dette Indulgenze sono concesse dallo stesso Pontefice anche a coloro, che legittimamente impediti nel mese di Marzo, dedicheranno un altro mese qualunque in onore dello stesso S. Patriarca. Con altro Decreto, 27 Aprile 1865, le surriferite Indulgenze vennero estese a qualunque pratica dì devozione venga fatta in tutti i giorni del mese a somiglianza della pia pratica del mese Mariano. Inoltre lo stesso Pontefice, 4 Febbr. 1877, dichiarò che le medesime Indulgenze possono lucrarsi dai fedeli che compiono questo divoto esercizio in modo da terminare il mese colla festa di S. Giuseppe (19 Marzo).

 

 

 

 

 

INDULGENZA PIA UNIONE AL TRANSITO

 

I fedeli regolarmente iscritti alla “Pia unione al transito di San Giuseppe” (vedi sezione dedicata) possono acquistare:

l'Indulgenza Plenaria:

1) nel giorno della loro iscrizione o entro i sette giorni successivi, alle solite condizioni, ossia confessione sacramentale,comuione eucaristica e la recita di Pater e Ave Maria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice;

2) nelle feste del Transito di San Giuseppe (19 marzo), di S. Giuseppe Artigiano (1 maggio), della S. Famiglia, di S. Pio X (21 agosto) e del Beato Luigi Guanella (24 ottobre), sempre alle condizioni su dette (Decreto della S. Penit. Apost. 20 settembre 1968).

l'Indulgenza Parziale:

1)ogni volta che recitano la giaculatoria della Pia Unione

2)per ogni opera di pietà e di carità da essi compiuta a favore della Pia Unione in aiuto ai morenti

 

 

 

 

 

MEMORARE A S.GIUSEPPE


Per cui Pio IX il 26 Giugno 1863 accordò l'indulgenza di 300 giorni una volta al dì.

Ricordatevi, o gloriosissimo Sposo di Maria Vergine o mio dolcissimo protettor San Giuseppe, che mai da nessuno si udì aver invocata la vostra protezione e chiesto il vostro aiuto senza essere da voi consolato. Con questa fiducia io vengo al cospetto vostro e a voi fervorosamente mi raccomando. Deh! non abbiate in dispregio le mie preghiere, o Padre putativo del Redentore, ma ricevetele pietosamente ed esauditele. Così sia.

 


 

ALTRA MEMORARE A S.GIUSEPPE


Per cui il Sommo Pontefice Pio IX, 4 Febbraio 1877 concesse una volta al giorno a chi la recita con cuore contrito e divotamente 300 giorni d'Indulgenza.

Virqinum Custos et Pater Sancte Joseph, cujus fideli custodie ipsa Innocentia Christus Jesus et Virgo Virgi-Maria commissa fuit Te per hoc utrumue carissimum pignus Jesum et Mariam obsecro et obtestor, ut me ab omni immunditia, praeservatum, mente inpuro corde et casto corpore Jesu et Mance semper facias castissime famulari. Amen. 

O glorioso S. Giuseppe, Padre e Protettore dei Vergini, Custode fedele a cui Iddio affidò Gesù l'Innocenza stessa e Maria, Vergine delle Vergini: vi supplico e vi scongiuro per Gesù e Maria, per questo doppio deposito a Voi così caro; fate sì, che preservato da ogni sozzura, puro di cuore e casto, io serva costantemente a Gesù ed a Maria con una perfetta castità. Così sia.

 

 

 

 

 

PER DEDICARE SE STESSO E LA PROPRIA FAMIGLIA A S.GIUSEPPE

INVITO A QUESTA DEDICA
Questa pia pratica consiste nel porre sotto la special tutela del Santo sè stesso e la propria famiglia, con quanto ad essa appartiene di beni e di sostanze, promettendo a lui come caparra di divozione, una vita veramente cristiana, e ripromettendosi da Lui come premio una protezione singolare in tutte le cose. Si fa nel modo che viene indicato qui appresso con quella maggior solennità che si conviene ad una festa tutta religiosa e domestica: e sebbene essa appartenga a tutti i fedeli, appartiene nondimeno più particolarmente ai Capi di casa, ai quali è motivo di speciale fiducia nel Santo il sapere che anche Egli fu nella medesima carriera, che fu anch'Egli Capo di casa, che tenne le veci di Padre al Figliuolo di Dio, che ebbe sollecitudini affannose, che sostenne travagli, fatiche e tribolazioni per la sua famigliuola, non che il sapere che se la sua carità è generosa con tutti i fedeli, essendo Patrono di tutta la Chiesa, generosissima si mostra con le famiglie che con un culto particolare pongono sè medesime sotto l'ombra del suo manto. Oh quante benedizioni pioveranno sui figliuoli, che sono le speranze più trepide delle famiglie cristiane, non che sulle loro sostanze e sui loro affari! Quanti aiuti in tutte le vicende della vita potranno i Capi di casa ripromettersi da s. Giuseppe! I vantaggi che da questa dedica derivano sono certamente inestimabili. Nei paesi dov'è in uso, si tiene come una salvaguardia contro tutti i pericoli di anima e di corpo, come una calamita che attira le benedizioni del cielo. Valgano per ogni stimolo a praticarle, le parole memorabili che s. Teresa scrisse sulla devozione a questo Santo: Non mi ricordo d'averlo finora supplicato di cosa alcuna ch'Egli non m'abbia consolata. I favori e le grazie grandi che, mediante l'intercessione di questo Santo, ho ricevuto da Dio, ed pericoli da' quali egli mi ha liberata sì nell'anima che nei corpo, sono cose meravigliose... Vorrei persuadere ad ognuno la divozione verso questo glorioso Patriarca per la grande esperienza che ho dei beni grandi ch'egli ci attiene da Dio, dimando solo per amor di Dio, che chi non mi crede, ne faccia la prova, e vedrà coll'esperienza, che gran bene egli sia l'esser divoto di questo Patriarca. 

PRATICA DI QUESTA DEDICA
1. premette da tutta la famiglia la Novena in preparazione al giorno in cui si vuoi fare la dedica. 

2. La vigilia del giorno a ciò destinato si dispensano tre elemosine a tre famiglie povere, in memoria delle tre persone componenti la Sacra Famiglia. 

3. Nel giorno della Dedica, tutte, se è possibile, le persone della famiglia si accostano ai SS. Sacramenti. 

4. In un' ora da scegliersi ad arbitrio dal capo di casa, colloca, alla presenza di tutta la famiglia, il quadro o immagine del Santo in un luogo visibile. Poscia prostrati dinanzi ad essa, si recitano le preghiere, in onor dei Dolori e delle Allegrezze del Santo, terminate le quali, il capo di casa, gli raccomanda tutta la famiglia coll'orazione di dedica posta in fine di questa istruzione. 

5. Il giorno 19 di ogni mese si distingue con qualche ossequio al Santo, e si tiene accesa la lampada dinanzi la sua Immagine in pegno e memoria della divozione che gli si professa. Se la povertà non permettesse la tenue spesa del lume, si supplisce col recitare davanti all'immagine 3 Padre, Ave e Gloria. 

6. Nelle tribolazioni, nelle malattie, nei bisogni di qualunque specie, si ricorre al Santo con quella confidenza che merita un Protettore così amoroso e così potente, e gli si domanda con fervide preghiere provvedimento e conforto. 

7. Durante l'anno si fanno ad onor suo tre Comunioni: 

La 1° nel giorno della sua festa, 19 Marzo; 

La 2° nel giorno del patrocinio, 3a Dom. dopo Pasqua; 

La 3° nel giorno del suo Sposalizio, 23 Gennaio. 

In una poi di queste tre feste si rinnova la Dedica nella maniera medesima con cui fu fatta la prima volta. 

 

VANTAGGI DI QUESTA DEDICA
Chi sano brama vivere,
E lieto i giorni chiudere,
Ricorra con fiducia
Di san Giuseppe ai meriti.
Che Sposo alla Vergine,
Ed ajo al divin Figlio,
Grazia non v'ha che neghisi
A chiunque a lui si dedica

ORAZIONE PER LA DEDICA A SAN GIUSEPPE
O glorioso Patriarca s. Giuseppe, che da Dio foste costituito capo e custode della più santa tra le famiglie, degnatevi di esser dal cielo Capo e Custode anche di questa che vi sta prostrata dinanzi, e domanda di esser ricevuta sotto il manto del vostro patrocinio. Noi fin da questo momento, vi eleggiamo a Padre, a Protettore, a Consigliere, a Guida, a Padrone, e poniamo sotto la vostra speciale custodia le nostre anime, i nostri corpi, le nostre sostanze, quanto siamo e quanto abbiamo, la nostra vita, la nostra morte. Voi riguardateci come vostri figli, e come cose vostre. Difendeteci da tutti i pericoli, da tutte le insidie e da tutti gl'inganni dei nostri nemici visibili ed invisibili. Assisteteci in tutti i tempi, in tutte lo necessità. Consolateci in tutte le amarezze della vita, ma specialmente sulle agonie della morte. Dite una parola per noi a quell'amabile Redentore, che bambino portaste nelle vostre braccia, e a quella Vergine gloriosa di cui foste dilettissimo Sposo; deh! impetrate da essa quelle benedizioni che vedete esser giovevoli al nostro vero bene, alla nostra eterna salvezza. Ponete insomma questa famiglia nel numero di quelle che vi sono più care, ed essa procurerà con una vita veramente cristiana di non rendersi mai indegna del vostro efficacissimo patrocinio. Così sia. 

GIACULATORIA
(per cui Pio IX, 3 Giugno 1874, concesse una volta ai giorno 100 giorni d'indulgenza)

S. Giuseppe amico del Sacro Cuore, pregate per noi.

 

Amen